Matera – il mio compleanno tra i “sassi”

I nostri tre giorni a Matera nascono in occasione del mio compleanno. Siccome cade proprio tra il 25 aprile e 1°maggio, solitamente cerchiamo di organizzare sempre qualche cosa, per festeggiare questo giorno. Questa volta insieme ai nostri amici Laura e Leo.

Matera è raggiungibile con l’aereo, arrivando su Bari e poi prendendo un bus low cost che in poche ore porta fino alla città, con la macchina, ma il viaggio è lungo se il tempo a disposizione è un weekend e si vive lontano, oppure col treno.

Noi abbiamo scelto di arrivare in treno fino a Salerno, passare la notte li e la mattina successiva con una macchina a noleggio, in poco più di 2 ore siamo arrivati a Montescaglioso. A 19 km da Matera, è un paesino tipicamente Lucano con le sue case in tufo e con i suoi mille vicoli stretti, talmente stretti che con il nostro pandino a noleggio siamo rimasti quasi incastrati nel tentativo di trovare l’appartamento che avevamo preso in affitto. La cosa bella di questi paesi è che in pochi secondi tutti sapevano che eravamo li e sono arrivati in nostro soccorso, scortandoci fino a destinazione.

Lasciate le valige e preso confidenza con il labirinto di vicoli del paese, abbiamo ripreso la macchina e siamo subito andati alla scoperta di Matera.

Un giro per conto nostro giusto per assaporarne i vicoli, le piazze e le case, una passeggiata nella parte più antica in un intreccio surreale di case, scalini e stradine tortuose, ma il giorno dopo abbiamo preso un tour guidato di 4 ore, che ci ha permesso di conoscere un pò la storia e le curiosità di questo luogo così particolare.

Matera

Piazza centrale

  • Un pò di storia …..

Matera ti affascina e ti conquista, una piccola città scavata nella roccia, in un intreccio di vicoli, grotte e chiese che per secoli hanno ospitato il popolo materano, dando vita ad un paesaggio unico e surreale. Le case venivano scavate nella roccia e avevano un sistema termoregolatore molto ingegnoso. Grazie alle caratteristiche del tufo marino le temperature rimanevano costanti durante tutto l’anno. Inoltre in estate, il sole, più alto, non penetrava con i suoi raggi fino in fondo all’interno delle case, che così rimanevano fresche. In inverno invece il sole, più basso riusciva a penetrare fino in fondo intiepidendo le rigide temperature.

Le case erano spesso anguste e ospitavano famiglie numerose che superavano le 10 unità. Insieme alle persone convivevano molto spesso anche gli animali, importantissimi alla sopravvivenza. Le condizioni igenico-sanitarie erano pessime e il tasso di mortalità infantile era tra i più alti in Italia.

Nel 1945, lo scrittore Carlo Levi, nel suo “Cristo si è fermato a Eboli”, fece conoscere al mondo Matera e la condizione triste e malata in cui viveva la popolazione.

Solo in seguito all’azione del governo italiano, con il primo ministro De Gasperi, dopo la seconda guerra mondiale, venne dato il via allo sfollamento dei sassi. Da li “la Vergogna Nazionale”, così veniva chiamata Matera, cominciò una lunga bonifica. Il governo costruì case nuove nelle zone subito fuori i sassi e piano piano gli abitanti vennero trasferiti.

Dopo lo sfollamento, ci furono anni di grande abbandono e degrado dei sassi, come se i materani volessero dimenticare tutti quegli anni di miseria, malattia e morte; Solo nel 1993 dopo il riconoscimento di Matera come patrimonio dell’umanità dall’Unesco, iniziò un difficile e lungo percorso di riqualificazione del territorio e valorizzazione di quel patrimonio, che oggi rimane a noi come un dono, a testimonianza di quella sopravvivenza in condizioni estreme.

Il 17 ottobre 2014 Matera ha ottenuto un altro importantissimo riconoscimento. La città è stata designata per essere Capitale Europea della Cultura nel 2019.

per le vie della città

Quando ci si affaccia dai numerosi punti panoramici, non si può credere ai propri occhi; lo spettacolo di quelle case sistemate a scaloni e scavate nel tufo, è emozionante e guardandole non puoi credere alla storia che raccontano. Immancabile affacciarsi la sera quando le numerose lucine la fanno assomigliare ad un presepe. Data la sua particolare conformità è chiamata la “Gerusalemme dell’Occidente” ed è per questo che tante case cinematografiche mondiali l’hanno usata come set per alcuni  film famosi come per esempio, “The Passion”, di Mel Gibson.

vista da uno dei numerosi punti panoramici

Matera come in un presepe

Oggi nella parte più antica, gli abitanti non ci vivono più, ma per dare nuova vita alle case, che sono state ristrutturate all’interno, sono nati tanti B&B e alberghini dove si può dormire con tutti i confort, proprio la dove un tempo scorreva la vita e dove uomini, donne e animali vivevano insieme,e tanti ristorantini favolosi dove entrando, respiri ancora il profumo di quella storia. La regione Basilicata finanzia tra l’altro le attività dei giovani che vogliono aprire qualcosa nei sassi.

L’interno di un locale scavato nella roccia

tipico locale scavato nella roccia

  • La struttura della città

La città è divisa in tre parti, il Sasso Barisano, il rione più grande che ospita gli alberghi i negozi, i ristoranti, il Sasso Caveoso, che rappresenta la parte più antica della città, la Civica, la parte più in alto dove spicca il Duomo di Matera.

  • Sasso Barisano

Posizionato a Nord, è la parte più costruita e moderna, dove fioriscono negozi e ristorantini di ogni tipo; ci sono affacci mozzafiato sulla Murgia e sul resto del centro storico di Matera. Con la sua maestosità spicca la Cattedrale di S. Agostino .

vista del complesso monastico di Sant’Agostino

  • Sasso Caveoso

Posizionato a Sud è una delle zone più particolari della città, con la sua Piazza di San Pietro Caveoso dalla quale si gode di una stupenda vista sul sasso Caveoso. Di grande spicco la rocca, che ospita due chiese rupestri: quella della Madonna de Idris e quella di San Giovanni in Monterrone.

La Rocca e chiesa rupestre Santa Maria De Idris

by night

Da non perdere assolutamente, la visita alla Casa Cisterna, una casa conservata perfettamente dove è stato ricreato l’ambiente dove vivevano le famiglie di Matera coi loro animali. Si possono vedere le suddivisioni degli ambienti, dove venivano svolte le attività artigianali, dove venivano accuditi gli animali, dove si cucinava e si dormiva. Una voce in sottofondo racconta e descrive gli ambienti, lungo un percorso guidato.

Interno della Grotta Cisterna –

Interno Grotta Cisterna: zona adibita al dormitorio

Interno Grotta Cisterna: zona adibita al bagno

Oltre alle grotte-case, i Sassi ospitano  cisterne, magazzini tantissime chiese “rupestri” , molte delle quali perfettamente conservate e arricchite da preziosi affreschi risalenti al 700-800 d.C.

  • La Civita

La Civita è il nucleo abitativo più antico della città e quello più in alto e che sta nel mezzo, ed è dominata dalla Cattedrale di Matera, riaperta nel 2016 dopo 15 anni di restauro e da cui si possono ammirare i due sassi da un punto panoramico strepitoso.

Duomo

  • La Murgia

Nei dintorni di Matera come nel resto della Basilicata, ci sono aree protette, riserve e parchi che racchiudono la storia, la natura e la cultura di popoli antichissimi. All’interno di queste aree si possono ammirare fiori e piante rare e reperti dal valore storico inestimabile. Tra le aree di spicco il Parco Della Murgia Materana, dove l’uomo ha lasciato le sue tracce fino dal Paleolitico, con chiese rupestri costruite nelle grotte, cisterne, e tombe

Vista sulla Murgia

…Dania ,Lau e Leo

  • Dove Mangiare

Ogni ristorantino offre prodotti tipici buonissimi. A noi ci è rimasto impresso il pane, quella pagnotta grande a forma di cornetto. Il pane di Matera ha ancora il sapore di una preparazione antica. Veniva preparato con la semola di grano Lucano, le donne lo impastavano in casa, e poi lo portavano a cuocere al forno pubblico. L’indomani tornavano al forno per sapere se il pane era pronto  e per riconoscerlo da quello degli altri, lo marchiavano con un timbro in legno.  Il segno a croce sulla cima serviva per farlo lievitare meglio.

Per festeggiare il mio compleanno abbiamo prenotato all’enoteca dei Tosi, un ristorantino veramente caratteristico ed elegante situato nel cuore del Sasso Caveoso. Gode di una struttura mozzafiato che scende a picco in una roccia e termina in una cantina con tantissimi vini e una sala degustazioni spettacolare, ricavata da una cisterna e fatta a gradoni scolpiti nel tufo e un grande tavolo circolare. Il personale giovane ed entusiasta ci ha raccontato la storia del locale, guidandoci nella visita, per poi farci assaggiare i cicchetti, degli stuzzichini Veneti rivisitati in chiave Lucana.

Ristorante enoteca Dai Tosi

 

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